CARTA ETICA
LIGHT.HOUSE GENOVA
IL NOME: LIGHTHOUSE
è il termine inglese che significa “faro”.
Il
significato letterale è “casa della luce”.
Vogliamo,
anche noi, mantenere accesa, nella nostra città, la luce della “ricerca
continua”, di nuovi e più moderni standard operativi nel
settore sociale e sanitario, al servizio di un “sistema salute”
sostenibile, di alta qualità e alla portata di tutti.
CARTA ETICA
LIGHT.HOUSE GENOVA
1°
Ricerca di “buone prassi”, nuove identita’ ed etiche professionali
coerenti con l’approccio ecologico-sociale .
Questo approccio vede
nell’interazione continua individuo-famiglia-società e nella consapevolezza
dell’interdipendenza reciproca (tutti sono responsabili di tutti) elementi qualificanti che devono essere tenuti sempre presenti sia
nell’analisi dei problemi che nell’organizzazione del sistema delle
risposte.
2°
Costruzione e sviluppo in tutti i settori sociali di sistemi integrati “low cost / high
quality” stimolando
la cooperazione tra i Servizi e le autonome Associazioni di
autotutela e promozione della salute formate dai cittadini e dalle loro
famiglie, per lo sviluppo di una rete
territoriale di partecipazione, ascolto e condivisione attiva, efficace e
sostenibile.
Un aspetto importante del lavoro nelle
Associazioni di autotutela e promozione della salute è la
gratuità. Questa
gratuità, intesa come valore etico, nasce dal riconoscimento e
dalla consapevolezza che non c’è chi dà e chi prende, ma
uno scambio interattivo continuo, una cooperazione, una condivisione e una
occasione di crescita e maturazione utile a tutti. La gratuità è
inoltre una garanzia di libertà.
3°
Ricerca, sviluppo e applicazione sempre più convinta e concreta
del concetto di “co-terapia”(capacità
di integrare e modulare in modo complementare interventi diversi – lavoro
in squadra ) al servizio di percorsi più efficaci, meno
invasivi e il più possibile
rispettosi delle risorse dell’utente, delle famiglie e del sistema.
4°
Valorizzazione in tutti i settori dell’ approccio famigliare o sistemico : la famiglia deve sempre essere informata, sostenuta, resa
partecipe, protagonista e consapevole dei percorsi di trattamento e/o
sensibilizzazione e prevenzione.
Tutta la famiglia, infatti, è
coinvolta nei problemi ma rappresenta anche la prima risorsa per una efficace
opera sia di prevenzione che di trattamento.
Nel concetto di famiglia
ricomprendiamo anche la rete amicale, lavorativa e della comunità di
appartenenza.
5°
Valorizzazione nelle campagne di prevenzione dell’ approccio di
popolazione o di comunita’
(OMS): tutti devono essere sensibilizzati, correttamente informati e resi
consapevoli anche del loro “ruolo educativo” rispetto a chi hanno
intorno. Oggi si parla di rischio, di corretta, completa e costante
informazione, di consapevolezza, di scelte, di stili di vita. I mass-media
hanno un ruolo ed una responsabilità specifica sia
nell’informazione che nell’educazione, ma è necessario
essere consapevoli che la vera differenza è fatta dalla trasmissione diretta
di esperienze reciproche.
6°
Recupero, stimolo e sostegno della riflessione sull’etica, sui
valori educativi e sulla spiritualità (così come ognuno di
noi può intenderla), visti come concreta ed indispensabile
esigenza dell’uomo per corretti percorsi di crescita e maturazione
personale, professionale e sociale.
Tutta la società civile va
richiamata ai suoi compiti educati e formativi da cui non è possibile
“disertare”, sostenendo e recuperando il ruolo dei genitori e degli
educatori più in generale, con particolare attenzione al mondo della
scuola.
7°
Aggiornamento delle nostre
realtà formative ed organizzative alle esigenze di crescita e
cambiamento a cui fa riferimento questo documento.
Compito di LHG12 è quello di
raccogliere risorse economiche (privilegiando le donazioni mirate)
libere da condizionamenti economici, professionali, politici e confessionali
per organizzare e sostenere iniziative che favoriscano lo sviluppo dei punti
sopraesposti.