Maltrattamenti
e genitori: ascoltiamoli!
Lhg12 e l’ascolto dei
genitori maltrattanti
Violenza
sulle persone: giusto anzitutto intervenire, giusto anzitutto proteggere le
persone che la hanno subita. A questo devono pensare le istituzioni, e in prima
battuta anche i centri antiviolenza presenti sul territorio (istituiti per lo stalking).
Ma
quando nel rapporto violento è stato presente un bambino, cosa ne
sarà del suo dolore? Cosa delle sue fantasie, del suo rapporto con il
genitore che il bambino ha vissuto come violento?
Non
abbiamo risposte, ma vorremmo che ci fossero a Genova non solo luoghi di immediato
aiuto ai maltrattati, ma anche luoghi dove vengono affrontate queste domande,
più difficili e più profonde, dove si pensi soprattutto al
futuro, a percorsi di possibile sostegno delle persone. Dove le persone, anche
i genitori “maltrattanti”, siano comunque considerati come persone
da ascoltare, se possibile, aiutate a restare presenti, nei modi giusti, nella
vita futura dei loro figli, il cui benessere può essere raggiunto anche
conservando “relazioni personali e contatti diretti” con i propri
genitori (art. 24 della carta europea dei diritti fondamentali).
Il
gruppo “Maltrattamenti e genitori: ascoltiamoli!” di Lh12, composto
da persone di varia formazione professionale, vorrebbe contribuire (pur non dando
direttamente aiuto ai genitori violenti, perché Lhg12 non si sostituisce
mai ai servizi), a potenziare, a Genova, luoghi nei quali i genitori
maltrattanti possano trovare ascolto e sostegno gratuito.
Il
“socio garante” responsabile è Paolo Martinelli (che ha
presieduto sino al 2008 la sezione famiglia del Tribunale di Genova) ed il
programma di lavoro potrebbe per ora essere esposto così:
LINEE DI PROGRAMMA: Come obiettivi
concreti in questo settore, Lhg12 si propone di:
prendere contatto con i soggetti già
operanti sul territorio come centri antiviolenza, e/o come associazioni
disponibili a migliorare - in vario modo - le risorse a disposizione dei figli
minorenni coinvolti in crisi separative o comunque violente;
promuovere un confronto con altre esperienze
italiane ed internazionali su questi temi, anche con l’organizzazione di
seminari o convegni.
avviare collaborazioni con figure professionali che abbiano esperienza di interventi in
nuclei violenti, per la tutela del rapporto genitoriale (nella misura e con le
cautele necessarie) tra figli minori e genitore maltrattante. Tra queste figure
psicologi età evolutiva, pediatri e medici di famiglia, psichiatri per
dinamiche patologiche, operatori giudiziari con esperienze minorili, avvocati
specializzati nella materia, assistenti sociali, educatori, forze
dell’ordine;
favorire la collaborazione dei centri antiviolenza
genovesi, pubblici e privati, con altre associazioni o figure professionali,
nell’interesse dei figli minori, già nelle fasi di intervento
istituzionale sanzionatorio;
proporre ai soggetti con i quali si
realizzerà una collaborazione, la costituzione di un Osservatorio
genovese sui rapporti tra figli minori e genitori maltrattanti;
Ciclo
di Aggiornamento per operatori e professionisti